Attualità
PDF Stampa E-mail

Tragici silenzi istituzionali sui minori: ora basta!


Ubaldo Valentini*

Il 2024 dovrà essere l’anno della svolta nella gestione dei minori con genitori non più conviventi, poiché i tragici ed inquietanti silenzi delle istituzioni non possono più continuare impunemente. La giustizia ingiusta, che domina, da decenni, i tribunali, è un palese oltraggio alla persona, sia lei il minore che il genitore estromesso dalla vita dei figli, per sadici meccanismi interpretativi della legge, escogitati da chi dovrebbe dare risposte specifiche caso per caso, ma non escogitare procedure con prassi massificanti per economizzare gli impegni dei magistrati e dei servizi sociali a loro connessi. Per fortuna esistono magistrati seri e competenti che cercano di salvaguardare i diritti del minore, che sono, poi, anche i diritti del genitore emarginato.

La bigenitorialità e la co-genitorialità non sono espedienti formali, ma costituiscono la base della famiglia e sono le insostituibili condizioni da rispettare nella crescita e formazione dei minori. L’amore per i figli, a differenza di quello tra i genitori, non ha termine e non può essere sacrificato a ideologie o culture-non culture che vorrebbero il padre sempre perdente come genitore e ostaggio delle sofisticate (ma, molto spesso, anche semplicistiche) teorie di genere, che si concretizzato nelle svariate associazioni, centri antiviolenza e case protette per ospitare madre e figli vittime dei dichiarati abusi, che si spartiscono una rilevante quantità di danaro pubblico per tutelare la donna, vittima della violenza familiare. Per queste sacerdotesse esistono solo il patriarcato e gli abusi del maschio sulla femmina e la donna è sempre e comunque tollerante dell’uomo e rispettosa dei suoi diritti, anche genitoriali.

Leggi tutto...
 
PDF Stampa E-mail

2024: un anno di diritti per tutti


Ubaldo Valentini*

Non ci resta che sperare in un anno nuovo, che riesca a garantire i diritti al cittadino, troppo spesso snobbato da La legge è uguale per tutti.

Spes ultima dea (la speranza è l’ultima divinità a cui rivolgersi), altrimenti non ci resta che continuare a piangere sulla incertezza giudiziaria, fonte di una giustizia ingiusta, come portava scritto nel cartello di protesta il prof. Antonio Sonatore, che il 7 aprile 1996 si diede fuoco dinnanzi al Palazzo di Giustizia di Aosta, nell’indifferenza di tutti, a partire dai familiari, che, oggi, vorrebbero imporci di non menzionare questo padre, da loro considerato come pietra di scandalo, perché rivendicava il rispetto dei diritti genitoriali dei padri estromessi dalla vita dei propri figli e per non dover parlare di eventuali loro responsabilità.

Valde in vita homnium pretisa spes est, sine spe homines misere vitam agunt. La speranza (Esiodo, Le opere e i giorni), è preziosa nella vita degli uomini, senza speranza gli uomini conducono una triste vita. Vero il consiglio del poeta greco e noi lo prendiamo alla lettera, anche perché siamo consapevoli che non si può più far affidamento nel diritto, poiché viene abitualmente disconosciuto e interpretato nei tribunali, non in nome del popolo italiano, ma secondo le mode di genere.

Leggi tutto...
 
<< Inizio < Prec. 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Succ. > Fine >>

Pagina 20 di 206

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili. Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di più.

EU Cookie Directive Module Information