Attualità
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Aosta

Non accettiamo i veti di alcuni partiti perché

stiamo, sempre, con i minori e con i separati

 

Da ventisette anni assistiamo i minori loro malgrado coinvolti nelle separazioni dei genitori e il genitore, notoriamente, di fatto estromesso dalla vita dei propri figli per un assurdo connubio tra le istituzioni che dovrebbero tutelarli e per la cronica assenza della quasi totalità del mondo partitico valdostano che volutamente ignora questi perpetuati e quotidiani abusi sui minori e sul loro padre, causa, in Vda, anche di tanti suicidi dei padri impotenti e offesi dalla giustizia ingiusta. Problemi mai affrontati perché le forze politiche non vogliono dispiacere al tribunale e non voglio mettere mano ad una seria e vincolante regolamentazione dei servizi sociali, tollerando sperpero di danaro pubblico con il finanziamento di strutture sociali e incarichi a professionisti che tali, in concreto, poi potrebbero risultare non esserlo.

Nessuno funzionario del settore famiglia, salute, sanità e politiche sociali, come invece sarebbe suo dovere istituzionale, effettua controlli sull’operato della struttura dei servizi sociali e dell’Asl che si occupa dei minori tramite evitando, come prassi, che controllori e controllati siano sempre le stesse persone. Il monitoraggio dei servizi è un dovere e non un optional a discrezioni degli amministratori regionali e degli enti locali.

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Il Protocollo per le spese straordinarie:

discriminazioni e i diritti dei padri negati


Il protocollo per la gestione delle spese straordinarie dei figli con genitori non più conviventi, formulato, quasi di nascosto tra magistrati e avvocati del foro locale con la netta esclusione dei genitori, cioè degli unici veri interessati, si sta rivelando sempre più come una furbata dei giudici e degli avvocati.

A loro dire, avrebbe dovuto fornire uno strumento per garantire equità nella determinazione delle spese straordinarie e ridurre la conflittualità tra i genitori, ma non è stato così, perché un protocollo non può escludere i genitori, i diretti interessati, non può arbitrariamente inserire tra le spese eccezionali, come sono le spese straordinarie, le spese ordinarie che sono coperte dall’assegno di mantenimento. Un esempio: la mensa è una spesa ordinaria, perché l’assegno versato copre anche i pasti e il genitore non prevalentemente collocatario non può farsi carico, per la seconda volta, degli alimenti dei figli.

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