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Tribunali per i Minorenni: la legge non sempre è di casa!

 

A Genova viene negato l’accesso agli atti


La soppressione dei tribunali dei minori - da tante associazioni invocata e da tanti genitori auspicata - è il nodo principale che il governo deve affrontare con urgenza, risparmiandoci la legge “farsa” come quella del divorzio breve. Lo sbandierato “divorzio breve” del governo Renzi accantona ancora una volta una indispensabile e improrogabile riforma del diritto di famiglia. I parlamentari - spesso indicatori di voto a comando -  non hanno avuto il coraggio di mettere mano ad una riforma che affrontasse seriamente e subito le urgenti problematiche di una infinità di minori “contesi” tra i genitori e tra i genitori e le istituzioni che, in teoria, dovrebbero tutelarli.

Le lobby forensi, gli ordini degli psicologi e dei servizi sociali, le cooperative sociali che gestiscono le case famiglia, le case protette, i centri per minori disadattati e tutte le “invenzioni” che un mondo para-politico permette loro di “assoldare”  (senza contenimento di fantasia e senza alcun monitoraggio scientifico sulla loro effettiva utilità) e che gravano pesantemente sulle casse pubbliche sono la ragione di leggi inique e sono la causa principale della mancata riforma della legge sul divorzio, garantendo - una volta per tutte – l’affido condiviso e le pari opportunità genitoriali, da tutti sbandierate e da nessuno applicate. A costoro sono da aggiungersi la casta dei magistrati, dei giudici onorari e di coloro che operano come ctu e talvolta anche senza la dovuta preparazione scientifica come attestano molte relazioni peritali e le sentenze o decreti di alcuni giudici.

La maggior parte di tutti questi “signori” è sensibili solo al loro portafoglio e dimenticano la deontologia professionale. Il lavoro di questi operatori e consulenti della giustizia non è monitorato da nessuno, nemmeno dal giudice che dà loro incarichi peritali e/o di supporto ai minori. Non esistono Protocolli d’intesa vincolanti giudici, servizi sociali, ctu ... a garanzia degli sfortunati utenti: i minori e il genitore più debole. I pregiudizi di genere, la superficialità nelle valutazioni condizionano la maggior parte delle decisioni e le giuste richieste del genitore più attento ai bisogni dei propri figli troppo spesso passano inosservate.

Questo mondo dorato sta bene a troppe persone e la voce dissonante di chi rivendica trasparenza, correttezza, competenza e rispetto della giustizia  - cioè in una parola richiede e pretende la giustizia e la verità - viene soppressa anche con il contributo di una informazione superficiale che cerca principalmente lo scoop giornalistico delle tragedie (purtroppo sempre crescenti) e dei vip. E il cittadino comune chi lo difende? Sicuramente non le istituzioni e la stampa quando nascondono le vere ragioni di certe tragedie che potevano essere evitate e quando ignora i veri problemi dei minori e del genitore più debole nelle separazioni!

 

Un esempio dell’abuso di potere che certe strutture pubbliche esercitano sui deboli (minori e loro genitori) è quello che porta avanti il Tribunale per i Minorenni di Genova che, al genitore che chiede di vedere ed estrarre copia del fascicolo inerente i propri figli, risponde (sempre a voce e mai per iscritto!) che il fascicolo può essere visto solo dal proprio avvocato e non dal diretto interessato.

 

Tutto ciò contrasta con l’art. 76 delle “Disposizioni attuative del codice di procedura civile” che recita: "Le parti o i loro difensori muniti di procura possono esaminare gli atti e i documenti inseriti nel fascicolo d'ufficio e in quelli delle altre parti e farsene rilasciare copia dal cancelliere, osservate le leggi sul bollo".

Il diritto di accesso agli atti dei fascicoli di causa, quindi, è previsto a favore delle parti (ricorrente o attore o convenuto o resistente) e dei loro difensori, muniti di procura delle parti. Pertanto la parte, anche da sola, ha diritto di accesso ai fascicoli che la  riguardano e riguardano i propri figli.

Per il rispetto di una norma dello Stato da parte di un Tribunale, ci siamo dovuti rivolgere alla Corte d’Appello di Genova, ma la lezione non è servita alla cancelleria che – come ci segnalano altri cittadini - continua a ripetere sempre lo stesso ritornello: i genitori non possono vedere direttamente i fascicoli dei propri figli ma mandare un proprio legale.

Il legale costa e non tutti possono permetterselo o non vogliono spendere soldi inutili poiché a leggere un fascicolo e a constatare cosa vi sia contenuto sono capaci tutti. A questo si aggiunga che la visione del fascicolo deve essere autorizzata dal giudice e che potrebbe anche succedere che, a discrezione dello stesso, certi atti non siano disponibili. Andare a Genova richiede tempo, spesso si perde una giornata se non si risiede nel capoluogo ligure, e i costi del legale sarebbero proibitivi, mentre il diretto interessato potrebbe usufruire di un giorno di ferie.

Non sappiamo se questa consolidata prassi del Tribunale genovese sia stata predisposta dal presidente, dai giudici o dal personale di cancelleria che non ama essere a disposizione di persone inesperte di queste cose, ritenendo ciò una perdita di tempo e dimenticando che il loro stipendio è pagato non dai legali ma dai contribuenti.

Il presidente di quel tribunale farebbe bene a dare un’occhiata soprattutto ai fascicoli giacenti presso il tribunale che presiede e così avrebbe l’amara sorpresa di constatare – se già non ne fosse a conoscenza - che dei genitori dopo otto anni ancora aspettano una risposta sulla loro richiesta di collocazione dei figli e che vengono “decretate” aberranti conclusioni dei servizi sociali non in difesa dei minori ma contro un genitore meno potente e meno protetto dell’altro.

E la trasparenza? La Giustizia viene amministrata secondo i codici o i codici vengono liberamente interpretati secondo le logiche delle lobby? Il Ministro e il CSM dove sono?

E’ possibile che il cittadino debba subire sempre la vessazioni delle istituzioni? E fino a quando?

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Segnalateci (al 347.6504095 o genitoriseparati@libero,it) questi inaccettabili comportamenti e mandateci relazioni e sentenze degne, secondo voi, di essere messe in evidenza su questo sito web per costruire assieme un libro bianco online.

 

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